Impianto di circolazione
L’impianto di circolazione di una piscina è formato da:
Nel caso di piscina a Skimmer
- Skimmer
- Tubazione PVC semirigido
- Pompa di Ricircolo con prefiltro
- Filtro
- Collettori
- Bocchette di imissione
- Scarico di Fondo
- Bocchetta aspirafango
SKIMMER
Lo skimmer è un dispositivo, che nella maggior parte delle installazioni è in ABS, ma può essere costruito anche in acciaio, o addirittura acciaio e ABS. Essenziale per la realizzazione delle piscine a skimmer in quanto recupera tutte le impurità che si stabilizzano sulla superficie dell’acqua ed infatti proprio lo skimmer realizza una filtrazione detta laminare. E formato dal corpo ad imbuto detta bocca, che incorpora un cestello per la raccolta di impurità grossolane e di un’aletta parzializzatrice, che si chiude ad impianto fermo e non permette il ritorno dello sporco nella vasca. Se ne installa uno per ogni 35 mq. di superficie della piscina, tenendo conto anche della portata dell’impianto e quindi buona norma effettuare un calcolo dell’impianto, regola che però è valida per le strutture private e non per le strutture che appartengono alla categoria pubblica dove ci sono regole e norme diverse. Esistono diverse tipologie di skimmer suddivisi in bocca standard o quadra, bocca svasata o bocca sfioratore, che a sua volta sono completi di guarnizioni, viti inox e flangia per la possibilità di installare il telo di rivestimento, l’inserto da fresare per la possibilità di installare un tubo per il troppo pieno, e l’uscita per l’aspirazione.
TUBAZIONE
Il tubo è un elemento importante per la circolazione dell’acqua in una piscina, per questo è fondamentale scegliere il diametro, il tipo e la qualità giusta. Deve avere tre caratteristiche fondamentali per garantire sicurezza:
- Dev’essere realizzato con materiale vergine e non rigenerato
- Dev’essere antischiacciamento, essendo che va interrato e deve supportare il peso della terra che lo sovrasta
- Deve avere la giusta calibrazione dei diametri sia interna che esterna, per essere compatibile sia con i serraggi che con gli incollaggi
Esistono quattro tipi di tubazione: Bianco, Grigio, Bianco con protezione interna per il cloro e Giallo con protezione esterna per le termiti ed interna per il cloro.
POMPA DI RICIRCOLO
La pompa di ricircolo è il cuore pulsante di una piscina. E’ il dispositivo che definisce la portata dell’acqua e ne garantisce la cristallinità e la purezza. La scelta della pompa va fatta in fase di progetto della vasca, in quanto per sapere che tipo e potenza deve avere si deve conoscere il volume d’acqua da trattare. E’ suddivisa in tre parti: Cestello prefiltro, Pompa Idraulica e Parte elettrica. E’ consigliabile scegliere il tipo di pompa che abbia la possibilità di disassemblare le tre parti, in modo che uno possa sostituire il cestello prefiltro, o realizzare manutenzione sulla parte elettrica qualora fosse necessario. Alcune pompe hanno il cestello prefiltro in corpo unico con la pompa idraulica e quindi in caso di sostituzione del prefiltro o manutenzione bisogna smontare l’intera pompa. La scelta delle dimensioni del cestello prefiltro è importante, in quanto allunga i tempi di manutenzione e garantisce la portata massima, quindi optare per un cestello di grandi dimensioni anzichè uno più piccolo. Rumorosità ridotta e sopratutto consumi e portata con il più alto indice di efficienza. Esempio, se una pompa che assorbe 754 W, offre una portata di 16 mc/h e un’altra ne offre 15 mc/h scegliere ovviamente quella che è più performante. Esistono pompe che sono costruite per poter funzionare con acque salmastre, anche se evitare di usare sistemi a sale non sarebbe male, dato l’alto potere corrosivo che ha il sale. Scegliere la portata giusta e corretta in un impianto significa, qualità dell’acqua e risparmio nella gestione sia in termini di prodotti per la disinfezione che nell’energia elettrica. Sono allo studio pompe ad energia solare, in quanto la filtrazione può avvenire anche nelle ore giornaliere e ad avere un risparmio energetico notevole. La pompa per la piscina è studiata per avere alte portate con basse prevalenze, quindi evitare di installare la pompa al di sopra della linea d’acqua della piscina e se si è obbligati, scegliere una pompa autoaddescante. Verificare sempre le condizioni del cestello prefiltro, sopratutto dopo una pulizia manuale della piscina. E’ sempre più in uso la pompa a velocità variabile, che trova tante applicazioni diverse.
FILTRO
Il filtro ha la funzione più importante nell’impianto di circolazione ed è quella di depurare e quindi filtrare i microorganismi presenti nell’acqua. La scelta del filtro è correlata alla scelta della pompa, e quindi i due dispositivi camminano di pari passo. Erroneamente qualcuno attribuisce la portata dell’impianto alla portata del filtro, ma non è così, anche perchè il filtro varia la portata in relazione alla velocità dell’acqua nella condotta, quindi lo stesso filtro può avere una portata di 30 mc/h alla velocità di 35 m/s e di 43 mc/h alla velocità di 50 m/s. La sua struttura generalmente è di vetroresina con sistema laminato, ed è formato dal corpo, da un coperchio dove si alloggia un manometro per il controllo della pressione interna e uno sfiato d’aria, dalla valvola selettrice a 6 posizioni, dai candelotti interni e dalla valvola di scarico. Ovviamente il filtro serve ad alloggiare al suo interno la massa filtrante che può essere: Sabbia di Quarzo, Sabbia Silicea o Sabbia di vetro. Esistono anche filtri a cartuccia e a diatomea, ma le strutture interne ed esterne sono diverse. Per i filtri a sabbia, così comunemente chiamati, è fondamentale la granulometria della sabbia utilizzata e la grandezza e il numero dei candelotti installati per offrire la maggior portata possibile alle alte velocità. Una nota da attenzionare è che il filtro lavori a bassa pressione e cioè da 0,5 bar al massimo 1 bar, e se tale pressione aumenta va realizzato un lavaggio del carico filtrante. Ove possibile utilizzare due granulometrie della sabbia; di solito nelle piscine ad uso privato, si sceglie la 1-2 mm, e la 0,4-0,8 mm per migliorare l’efficienza del filtro.
VALVOLA SELETTRICE
La valvola selettrice, serve a selezionare le varie fasi di una depurazione della piscina. Essa è nella maggior parte dei casi a sei posizioni.
- Filtrazione: Serve a far circolare l’acqua all’interno del filtro in modo che si realizzi una filtrazione dei microrganismi e quindi una depurazione
- Ricircolo: Serve a far circolare l’acqua della piscina senza far passare il fluido all’interno del filtro, quindi bypassa la filtrazione
- Chiuso: Serve a chiudere il passaggio totale dell’acqua sia in ingresso che in uscita dal filtro.
- Lavaggio: Serve a far circolare l’acqua all’interno del filtro in modo da spostare il deposito dello sporco ottenuto verso la condotta di scarico, che è fornita di oblò per visionare a vista il colore del flusso del liquido. Utile per scegliere i tempi di lavaggio.
- Controlavaggio: Serve a far circolare l’acqua all’interno del filtro come da posizione filtraggio, l’unica differenza è che confluisce l’acqua allo scarico, e serve per evitare che dopo un lavaggio si mandi involontariamente acqua sporca in piscina.
- Scarico: Serve a far circolare l’acqua proveniente dalla pompa verso la condotta di scarico, senza passare dal filtro, generalmente è usato per svuotare la piscina.
E’ importante scegliere una valvola selettrice di buona manufattura, in quando queste operazioni sopra descritti, vengono svolte molto frequentemente, pertanto se non si ha una buona qualità, si usura facilmente il sistema di smistamento.
COLLETTORI
Collettori in un impianto di piscina privata se ne usano almeno due, ed è uno per l’aspirazione e l’altro per la mandata. Il collettore si installa prima e dopo di un gruppo di filtrazione. Per gruppo di filtrazione si intende la pompa, il filtro e la valvola selettrice. Il collettore di aspirazione (installato prima del gruppo di filtrazione), è formato da un numero specifico di valvole e serve per confluire tutti gli ingressi di acqua in un solo punto per essere aspirati dalla pompa. I tubi quindi provenienti dagli skimmer, dallo scarico di fondo, dalla bocchetta aspirafango o se nel caso di piscina a sfioro dalla vasca di compenso, vengono raccordati attraverso una valvola bighiera in pvc al collettore che attraverso le valvole compensa la porta del fluido e seleziona quali ingressi utilizzare. In aspirazione le tubazioni abbiano una velocità di scorrimento massima del’acqua al loro interno di 1,7 m/sec. Il collettore di mandata (installato dopo il gruppo di filtrazione) serve a distribuire l’acqua filtrata e proveniente dal filtro alle diverse bocchette di emissione installate. Ovviamente ad ogni bocchetta di emissione corrisponde un tubo e una valvola di apertura e chiusura. In mandatae le tubazioni abbiano una velocità di scorrimento massima del’acqua al loro interno di 2,5 m/sec.
BOCCHETTA DI IMISSIONE
La bocchetta di imissione è il dispositivo installato all’interno della piscina e serve a far arrivare l’acqua già depurata nella vasca e forzare il flusso verso gli skimmer. Solitamente sono fabbricate in abs, ma si possono montare anche in acciaio inox, e sono costruite con una sfera orientabile, per distribuire al meglio il flusso dell’acqua. Se ne installano alla giusta quantità in relazione alla portata dell’impianto e al volume dell’acqua della piscina. E’ importante la scelta della posizione in quanto garantiscono una giusta circolazione e il giusto flusso all’interno della vasca.
SCARICO DI FONDO
Lo scarico di fondo è il dispositivo che viene annegato nella platea, durante il getto del calcestruzzo. Esso viene posizionato nella zona più profonda della piscina e ha la funzione di svuotamento della vasca, anche se viene utilizzato anche per il ricircolo. Nella maggior parte delle installazioni è costruito in ABS e può anche essere in vetroresina e in acciaio inox. Viene collegato al collettore di aspirazione tramite il tubo in PVC semirigido. Ne esistono vari forme e dimensioni in base alla portata, e ne esiste la versione anti-vortice indispensabile per le nuove norme anti-intrappolamento. E’ utile installare almeno due scarichi di fondo, collegati tra loro ad una distanza minima di almeno 1 metro.
BOCCHETTA ASPIRAFANGO
La bocchetta aspirafango viene installata al centro della parete più lunga della piscina, ad una profondità di – 15 cm, dal pelo d’acqua, in quanto la bocchetta dev’essere sempre coperta di acqua. Serve ad aspirare attraverso l’uso dell’impianto di filtrazione lo sporco presente sul fondo della piscina, infatti viene collegata al collettore di aspirazione e con l’ausilio della spazzola aspirafango e del tubo galleggiante si realizza la pulizia.